Dipingo perchè per me è una sorta di viaggio nell'anima, divento un esploratrice di sensazioni, di atmosfere che colgo e che mi fanno vibrare, mentre cerco di portarle sulla tela, perdo la cognizione del tempo, entro in un luogo, dentro di me, dove tutto è connesso e osservo lo svolgersi di un mondo nuovo, che sta crescendo in quel momento, me ne prendo cura e lo porto alla luce. La pittura astratta è ciò che mi rispecchia maggiormente, rallentare e sentire, osservare e vedere. Dalle informi pulsioni interiori a una definizione, dall'immagine che si traduce attraverso un modo di lavorare introspettivo, programmato e razionale, di stampo grafico, per dare vita a segni fluidi e e immagini metamorfiche.

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La mia pittura vuole essere evocativa, emozionare, un luogo dove si creano percorsi infiniti, mutevoli tra l'osservatore e l'opera, percorsi molteplici nello spazio e nel tempo, luoghi di significati velati e ri-velati, richiami a ritmi che si susseguono e osservano in natura. 

Le mie velature si muovono come nuvole senza fine, giochi di luci e di ombre, vastità profonde che creano una danza. Le pause nelle pennellate costituiscono, pause infinite di consapevolezza, nello scorrere dei pensieri. Permettono di tuffarsi in profondità in se stessi per fermare il tempo ed entrare nell'infinito, ed attuare la magia di uscirne rigenerati.